09 gennaio 2018

"PICCOLI SCRITTORI" V°A




                         INTERVISTA A NONNA LEONILDA (nata nel 1925)

1)    Che cosa mangiavi quando avevi la mia età?
La mattina a colazione si beveva il latte delle pecore o delle mucche e si mangiava un pezzo di pane. A scuola si portavano due fettine di pane con un’acciuga marinata, perché era molto saporita. A merenda pane olio e sale, pane burro e zucchero o pane vino e zucchero. A pranzo e a cena c’era quasi sempre la polenta condita, a volte, con i fagioli e i porri. Qualche volta si poteva mangiare il pecorino che faceva il mio babbo, le uova e le verdure di campo.
2)    Quale cibo era consumato in maggiore quantità? Per quale motivo?
La polenta. Perché costava poco e “riempiva” molto.
3)    Quale cibo si consumava meno? Perché?
La carne. Perché costava troppo, quindi si mangiava solo la domenica.
4)    Si vendevano tutti i cibi che si vendono ora?
No, non c’era tutta la frutta tutto l’anno: si mangiava solo quella che maturava in quel momento ed era come se fosse un dolce! Non c’erano le merendine, le patatine e tutte le bibite gassate che ci sono oggi. La cosa più buona che mi ricordo della mia infanzia sono le castagne secche messe a scaldare con l’acqua e lo zucchero: una bontà!

                                        LA MIA OSSERVAZIONE

Dato che la mia nonna ha raggiunto i novantadue anni, direi che l’alimentazione che c’era a quel tempo è un po’ più equilibrata di quella di oggi. L’importante è sapersi regolare: dobbiamo impegnarci a consumare meno carne e meno dolci; mentre dobbiamo mangiare più verdure, più pesce, bere molta acqua e fare un po’ di esercizio fisico.

                                                                                                         Davide Morelli                              




  LA VENDETTA DEL FRUTTIVENDOLO

L’ingegner Tondini aveva già ricevuto parecchie minacce di morte, da quando era iniziata la costruzione del nuovo condominio da lui progettato e non ne sapeva il motivo. Così, da quel giorno, era sempre accompagnato da una guardia del corpo: un ex poliziotto di nome Morelli. Un giorno, passando davanti al cantiere del condominio in costruzione, all’improvviso… CRASH! Una cassa cade violentemente dal quarto piano e rischia di colpire Tondini, che però viene salvato in tempo dalla sua guardia del corpo.
Subito l’investigatore Volponi, che stava già indagando sulle minacce ricevute da Tondini, sale al quarto piano e il primo operaio che vede al lavoro è alto, grassottello e con i capelli scuri. Dice di non aver mai smesso di saldare un termosifone. Nella stanza accanto Volponi incontra un altro operaio che gli dice di non aver sentito nulla per il rumore del suo trapano. Passando per il corridoio, Volponi incontra due operai che parlano: “Cosa è successo?”, chiede un operaio, “Quel tizio dice che qualcuno ha cercato di uccidere l’ingegner Tondini” risponde l’altro. “Io ho solo sentito un gran frastuono al pianterreno” afferma il primo. Trascorso un po’ di tempo, sulla soglia appare Tondini che chiede a Volponi se ha scoperto il colpevole: “Credo proprio di sì!” afferma l’investigatore. “Il colpevole è l’operaio che sta lavorando con il trapano perché la spina di esso ha tre punte, mentre la presa ha solo due fori” conclude Volponi. Tondini, seguito dalla sua guardia del corpo, si precipita nella stanza accanto, dove riconosce l’operaio: “Tu! Non sei un operaio! Sei il fruttivendolo che ha perso il negozio!” esclama l’ingegnere. “Esatto! Volevo farti fuori perché sei stato tu a distruggerlo, per poter costruire il condominio!” esclama il falso operaio. Intanto Volponi chiama la polizia e il colpevole viene arrestato.
L’investigatore Volponi è riuscito a risolvere il caso!
                              

                                                                               Davide Morelli          






Il mio paese: Lari

                Lari è un piccolo paese di collina. A Lari è presente un castello che fu costruito nell'undicesimo secolo d.c. Esso è molto grande, antico, di color marroncino. Ad Halloween o per altre feste vengono proposte gite per chi vuole visitare il castello e le sue stanze, è anche presente, sempre all'interno del castello, un museo interattivo.
                A fine maggio c'è la sagra delle ciliegie. C'è un grande tendone con dentro delle panchine in cui ci si può mettere a sedere per mangiare la pasta, la carne, i dolci e ovviamente le ciliegie. Le ciliegie sono belle, di color rosso vivace, buone e con un sapore dolce.
                Una cosa che attira molti turisti è anche la pasta Martelli che è conosciuta in tutto il mondo.
                E' presente anche una gelateria gestita dal nostro ex allenatore di calcio di nome Federico. Federico gestisce anche un ristorante dove si può mangiare la pasta Martelli ed in estate il suo gelato. Vicino al ristorante c'è una biblioteca.
                C'è anche il Palazzo Comunale dove lavora mia mamma. Il Comune  ha la sede in un palazzo antico dove all'interno c'è un bellissimo giardino da cui si può vedere un meraviglioso panorama, da qui si nota anche il mare.
                Ci sono una lavanderia, tanti agriturismi, la caserma dei pompieri e per finire l'enoteca nella quale si può comprare un buon vino.


 Mattia Bimbi  5^A 




ROSIGNANO MARITTIMO

Oggi vi parlo del paesino dove vive mia zia.  Si chiama Rosignano Marittimo in provincia di Livorno. E’ un antico borgo medievale situato sopra Rosignano Solvay.
All’ inizio del paese, nella parte destra della strada si trovano tanti pini dai colori che vanno dal verde chiaro al verde scuro e dall’ altra parte case antiche di ogni colore. Se ci spostiamo più avanti troviamo una terrazza panoramica dove possiamo ammirare il mare e le spiagge. Più avanti ci sono negozi di ogni genere ma il mio preferito è il negozio di frati ….. grosse ciambelle ricoperte di zucchero. Da un lato si trova la piazza principale con una grande chiesa. Nel centro del paese c’è un ristopub frequentato soprattutto da giovani , mentre c’è anche un Circolo Arci frequentato da persone anziane che giocano tanto a carte.
Arriviamo nella parte più antica di Rosignano. Proseguiamo il nostro cammino verso una lunga e faticosa salita ed incontriamo un vicolo antico dove abita mia zia. La sua casa si trova in una piazzetta e se scendiamo le scale ci troviamo davanti una splendida  fontana. Il vicolo ci porta più in alto fino ad arrivare in cima ad un meraviglioso castello. Tutte le volte che vengo qua, non vedo mai le bandiere fermarsi, perché c’è sempre vento. Lungo le stradine e nelle piazzette del paese si svolge la rappresentazione del Presepe Vivente, che ogni anno alla Vigilia rende questo posto ancora più caratteristico e sorprendente.
Verso la fine dell’ estate c’è un’ altra rappresentazione, ( la mia preferita) vi presento il “ IL PAESE DEI BALOCCHI”. E’ una festa dove gli artisti di strada, situati in ogni parte del paese, fanno la loro esibizione incantando grandi e piccini. La festa si svolge alla fine della settimana: dal venerdì alla domenica. I miei genitori insieme ai miei nonni vengono il sabato sera, mentre io vado a dormire a casa di mia zia. La sera andiamo a goderci sole e solette gli spettacoli del “ Paese dei Balocchi”. Quando ci sono le manifestazioni, nella sua piazzetta si esibiscono gli artisti di strada e vengono messe delle stuoie per far sedere le persone che vogliono assistere allo spettacolo, mentre lei può vederli dalla sua pizzette che si affaccia sulla piazza. AH! DIMENTICAVO! Una signora seduta davanti alla propria casa, mi saluta sempre quando passo di lì. Questo vuol dire che Rosignano Marittimo è un paesino stupendo ma è anche un posto per farsi nuovi amici!


Volpi Adelaide.  5°A


PERIGNANO
Perignano è il paese dove abito. E’ un posto molto tranquillo. I suoi principali monumenti sono la chiesa di Santa Lucia e la chiesa Sanminiatelli, nascosta vicino la mia scuola. All’ interno della chiesa di Santa Lucia si trovano delle bellissime pitture del maestro Gajoni.
A Settembre vi si svolge l’allegro e divertente Palio delle Contrade e il paese si divide in sei Contrade (Casaccia, Castello, Quattro Strade, Spinelli, Tre Vie e Viale) che riflettono i rioni del paese.
Inoltre Perignano è molto famoso a livello nazionale per i mobilifici e gli Show Room d’arredamento, tanto da meritarsi il nome di “Città dell’Arredamento”. Lungo la via Livornese potrai ammirare molte esposizioni.

La principale squadra di calcio del mio paese è l’ASDC Perignano Calcio nel girone C di Promozione.




Le Quattro Strade


Quattro Strade è un piccolo paese nel comune di Casciana Terme Lari in provincia di PISA. Ha 671 abitanti e si conoscono tutti tra di loro. Sono persone simpatiche, gentili e ospitali. Il territorio è prevalentemente pianeggiante. Il paese Quattro Strade si chiama così perchè ha quattro strade che portano in diversi paesi. Ha una chiesa davvero originale dove tutti possono andare a pregare e ad accendere una candela per onorare Gesù. Vicino alla chiesa c'è un parchino, dove sia grandi che piccini possono andare a giocare a calcio. In quel parchino c'è anche un bellissimo scivolo e panchine comodissime. Lungo la strada si trova la pizzeria da  Pablo dove si mangia benissimo, ma sopratutto è molto buona la schiacciatina con prosciutto e mozzarella. C'è una gelateria dove si può prendere sia un gelato da € 2,00 sia un gelato da € 2,50. In questa gelateria ci sono salati e pezzi dolci. Se volete compare o riparare il telefono andate dal Salvetti (Vodafone). Tra le bellezze delle Quattro Strade e i cinguettii degli uccelli, si trovano delle villette o appartamenti bellissimi, campi coltivati, orti e verso la zona industriale si trova un boschetto, dove ci possiamo andare attraversando un campo.
Insomma, alle Quattro Strade c'è di tutto e di più  e se qualcuno vuole fare rifornimento dl benzinaio, può farlo.
Visitate e andate tutti alle Quattro Strade!!!!

                                                                                     Tommaso Brogna  5° A


LA PERSONIFICAZIONE

Dai vita, con le tue parole, ad un albero d'autunno.

Wow! Che spettacolo il bosco! Peccato che tutti gli animali sono indaffarati a raccogliere provviste, 
tra un po' si addormenteranno, così non ci si può scambiare nemmeno una parola.
Sono un po' imbarazzato, mi sto spogliando! Vedo uno scoiattolo e gli chiedo: "Puoi fermarti un secondo?" 
e lui mi risponde: "Neanche per sogno, devo sbrigarmi!". Ecco, nessuno si ferma un attimo!
Inizio a sentire un po' di freddo, il vento mi ha fatto cadere tutte le foglie. 
Ad un certo punto sento una foglia caduta che mi sussurra: "Tranquillo, io mi sento bene e poi, è la natura!"
Forse ha ragione, è la natura e io devo rispettarla. Tanto, tra un po' di tempo le foglie cresceranno ancora più belle
e io sentitò un bel calduccio! Ohi! Un picchio mi ha fatto un buco nel tronco, che rognoso! Poco dopo il picchio
scappa via impaurito, che sollievo. Aspetta, ma perchè è scappato? Aaahhh! Ecco perchè! C'è un orso che arriva lentamente. 
Io gli dico: "Non farmi male, sono solo una quercia, una indifesa quercia!" Poi lui risponde: "Tranquillo, non voglio farti male.
Sono qui per mangiare un po' di pesce, c'è un fiume qui vicino." A quel punto mi calmo.
Dopo qualche minuto viene una ventata che fa volare via tutte le foglie! E' bello e allo stesso tempo freddissimo!
Ad un tratto sento un ciliegio di nome Ted, che grida: "Aiuto! Le mie foglie, le mie bellissime, spettacolari foglie!!!"
Io cerco di calmarlo dicendo: "Stai calmo, ti ricresceranno ancora più belle in primavera. Inoltre, guarda che spettacolo!"
Io non avevo idea che le foglie, di questo colore, fossero così belle! Però, dopo poco, il vento mi porta via un ramo, che dolore!
Dopo, finita la ventata, vedo le foglie adagiarsi sul terreno. A quel punto sento Brim, l'uccello che mi ha costruito il nido sul ramo
e adesso vive con me, dire: "Buongiorno!" e io rispondo: "Ma stavi dormendo per tutto questo tempo?" e lui dice: "Certamente,
tanto è solo mezzogiorno!". Io proprio non lo capisco. 
Ci sono numerosi funghi a terra e scommetto che sono anche molto buoni! Lo vorrei proprio un bel risotto ai funghi!
L'atmosfera è silenziosa, c'è un silenzio tombale. Si sente solo il leggero rumore delle foglie che si posano sulla terra, leggere e tranquille.
Che pace.

                                                                                                                 Davide Morelli 




Caro diario, 
purtroppo, sono giunto all'ultimo anno di elementari. Che tristezza!
Forse ti sembrerà strano, eppure non mi preoccupo molto. D'altronde, continuerò ad imparare (e a fare la lezione per casa), 
incontrerò nuovi amici e vivrò nuove "avventure"! 
Mi fanno un po' paura le medie, questa è l'unica pecca. Non dovrei pensare a queste cose...perchè, farò un sacco di giteee!! Evviva!!!
Sì, mi dispiace lasciare tutti, è vero. Però ripensandoci, potrei incontrare di nuovo alcuni vecchi compagni! Adesso sono più tranquillo.
In previsione delle medie dovrei migliorare in...ma no! Vado bene così! Certo, in alcune materie...ma, del resto, non devo cambiare niente.
Che peccato! Anche le maestre cambieranno. Non credo che faremo ancora dei bellissimi lavoretti! 
Adesso però, parlo di me: vado piuttosto bene a scuola, prendo tanti bei voti (per ora)! Spero di continuare.
In conclusione, questi anni mi rimarranno per sempre nel cuore!



                                                                                                                                         Davide Morelli





VIAGGIO INTERSTELLARE


Siamo alla NASA SPACE 21 41 e attraverso l’altoparlante, il comandante chiama i suoi tre migliori collaboratori, che sono: ROGER, l’alieno che fa  parte del pianeta Fraton; CARL, esperto in robotica ed informatica oltre che a pilotare la navetta; e per ultima JANE, esperta ricercatrice botanica e biologa. Il comandante comunica all’equipaggio che dovranno svolgere un’ importante missione sul pianeta X. Il compito è quello di trovare una pianta luminescente che cresce tra le rocce vulcaniche del pianeta. La pianta ha delle proprietà particolari e può salvare la vegetazione sul nostro pianeta. Partiremo domani mattina all’alba.
E’tutto pronto, la navicella è sulla rampa di lancio. Mille pensieri nella testa dell’equipaggio: JANE si chiede se riusciranno a trovare la pianta, il comandante se la missione avrà successo e se torneranno a casa sani salvi. Inizia il conto alla rovescia: 10 9 8 7 6 5 4 3 2 1 0 !!!! PARTENZA!!!!!! Con un bagliore accecante, i razzi si accendono ed inizia l’avventura. La navicella avanza nell’oscurità dello spazio, dove risalta il luccichio delle stelle. Dei lampi in lontananza ci avvertono che ci stiamo avvicinando a Giove ed alle sue tempeste. Con i suoi bagliori finalmente il pianeta X è davanti a noi. Il comandante ordina a Carl di atterrare. La temperatura sul pianeta è molto alta a causa delle eruzioni vulcaniche. Per questo JANE e il comandante indossano le tute protettive, prima di scendere a terra. Camminando accanto ad un fiume di lava incandescente arrivano al cratere dove crescono le piante. JANE sceglie la pianta migliore ed insieme al capitano tornano alla navicella. Una volta a bordo, mette la pianta nel vaso con la terra, portata da casa, per vedere se prende vita. Dopo 15 minuti JANE, saltando di gioia, comunica che l’esperimento è riuscito. MISSIONE COMPIUTA! 
Si torna a casa.


Adelaide Volpi. 5° A






 Racconto fantascientifico

 “UN INCONTRO ALIENO”


Sono una scienziata e sono a bordo dell’astronave X043CH. Sto viaggiando da ormai un mese terrestre. Dal finestrino dell’astronave posso vedere lo spazio, buio e tenebroso è illuminato solo dal bagliore delle stelle.
La vita a bordo comincia a essere noiosa e il cibo è scadente ma per mia fortuna sono quasi arrivata a destinazione. Il pilota automatico non sa come atterrare: questo è compito mio! Mi dirigo verso la cabina di comando e premo il pulsante verde per disattivare il pilota automatico.
“Pilota automatico disattivato!” dice il computer dell’astronave; poi premo il pulsante giallo e subito dopo quello blu.
“Modalità atterraggio attivata!”
Io, unica passeggera, e l’astronave atterriamo su un pianeta di un nuovo sistema solare con due soli viola.
Il nome di questo pianeta concordato dalla future N.A.S.A. è Olimpius. Le nuvole sono bianche e colorano di giallo il cielo. Un giorno qua su Olimpius dura 7 ore. Qua il suolo è rosa e scintillante, la vegetazione assomiglia alla nostra barriera corallina e la gravità è bassa.
Camminando per Olimpius, o forse dovrei dire fluttuando, dato che la gravità è bassa, qualcosa colpisce la mia attenzione: è un alieno!
Comunichiamo telepaticamente, come facciamo qua nel futuro, e ci diciamo “Chi sei? Da dove vieni?”
Insomma le classiche domande. Lui si chiama Ambor e come tutti gli alieni assomiglia a un polpo alto, magro e con dieci tentacoli.
Io e lui facciamo amicizia e mi porta a visitare tutto l’Universo, e mentre spiega io prendo appunti.
Voi vi chiederete come faccia a comunicare con gli alieni, vi rispondo subito: “Nel 2023 tutti gli umani, uomini e donne, si sono sviluppati e adesso è come avere Google Traduttore nel cervello, possiamo capire qualsiasi cosa o meglio qualsiasi lingua.”
Purtroppo è arrivato per me il momento di partire!
“Ciao a tutti!”
Si è conclusa così la mia avventura su Olimpius, cioè torno sulla Terra con X043CH!




                                                                                                                                 Valentina Bessi



Una lettera da Marte

Marte 
                                                     Data astrale 1235/25/9231

Cara Prototipo 7,
come va sulla Luna? Qua su Marte va benissimo e la missione procede con successo, il clima è a norma e l’ossigeno non scarseggia. Ho un sacco di cose da raccontarti, ma  tre cose sono talmente folli che te li voglio raccontare: mentre ero alla ricerca di cibo ho trovato una pianta aliena, quindi ho deciso di raccoglierla, ma una volta aperta è uscito un piccolo seme della stessa specie ma niente cibo; invece mentre ero nella caverna 42-50 ho trovato un fiume di un liquido alquanto strano. Sono andato al computer spaziale ed era formaggio fuso, sai dirmi il perché?
Per ultimo, ma non per importanza, ho scoperto come coltivare le patate su Marte, ecco la formula:
Patate=m+3,14:H2Ox96,019-C02.
Mentre sto scrivendo sono nel quadrante 57-99. Comunque voglio rinfrescarti la memoria, la mia missione è scoprire se ci sono o meno delle forme di vita  e la tua? No, sul serio, ho perso quel foglio con tutte le missioni.
Domani voglio partire per il vulcano 2-2-2, quello che preferisco.
Questa avventura sarà fantastica!
Aspetto una risposta
                                                                                           Manuel
(Prototipo 1)
P.S. Sai dove imbucarla?



09/01/2018

LA STORIA DI BABBO NATALE

È la notte di Natale e stiamo andando a dormire quando mi sento chiamare dalla mia sorellina Giada: “ Mi racconti la storia di Babbo Natale?”
Io, sfinito dal cenone natalizio, mi siedo sulla poltrona e inizio: “ Tutto comincia l’otto Dicembre, quando facciamo la letterina, l’elfo camuffato da postino la prende e la porta al Polo Nord. Il venti dicembre, dopo un viaggio lunghissimo, la letterina arriva a Babbo Natale che controlla i bambini sulla lista dei cattivi e manda le letterine nel laboratorio degli elfi   dove costruiscono, provano e impacchettano i regali.
Babbo Natale la vigilia parte e spedisce i regali a tutti i bambini del mondo con la slitta trainata da sei renne: Neve, Fulmine, Cometa, Batuffolo, Ballerina e Fiocco. Ma c’è un problema: Mamma Natale
una “guastanatale” certificata! Mamma Natale ogni anno piazza delle trappole per Babbo Natale. Così per venire nelle nostre case deve superare tanti ostacoli, ma lui usa un trucco: le fa scattare lanciando dei sassi. Mamma Natale scappa via delusa e Babbo Natale può entrare dai camini di nascosto e consegnare i regali.        Buonanotte Giada”.



Gioele Cecchinelli



RACCONTO FANTASY

“BUON NATALE PICCOLO ANDREA”


Piccolo Andrea per farti addormentare in questa notte magica ti racconterò come ha fatto Babbo Natale a portarci i bellissimi doni che abbiamo trovato stasera sotto l’albero.

Un mese fa, come sai, abbiamo scritto le nostre letterine che gli elfi, aiutanti di Babbo Natale, hanno subito ricevuto ed insieme alle nostre c’erano anche altre milioni di letterine.

A Christmas Town al Polo Nord è iniziato un periodo molto faticoso: la casa di Babbo Natale era piena di piccoli elfi impazziti tutti indaffarati a costruire giocattoli: c’era chi si occupava di abbinare i giochi alle letterine, chi impacchettava, chi scriveva sulle scatole gli indirizzi dei bambini, chi controllava il grande orologio che si trovava al centro della stanza perché tutto doveva essere pronto per il 24 Dicembre.
In alto sopra un grande seggiolone, c’era il nostro grande Babbo Natale  vestito di rosso e bianco con i grandi stivaloni neri, che cercava di dare istruzioni a tutti.
Ma questo anno non sorrideva, era triste perché per la prima volta suo fratello Natalino non lo aveva aiutato ..anzi era proprio sparito.

Ma stamani tutto era pronto come sempre …
Babbo Natale è andato nella stalla a prendere le renne mentre gli elfi hanno caricato la slitta …..ma cosa è successo? ! Le renne non erano nella stalla!! Babbo Natale è andato su tutte le furie ..come avrebbe fatto a consegnare tutti i regali in tempo senza le sue renne volanti? E i bambini del mondo cosa avrebbero detto? Forse sarebbe finito per sempre il Natale.
E più che altro chi aveva tradito Babbo Natale?
“Non sarà mica stato Natalino?” ha pensato Babbo Natale ed è corso subito a cercarlo insieme a tutti gli elfi di Christmas Town.
Ma niente! Natalino non c’era. Allora, con l’aiuto della bacchetta magica ricevuta in regalo da Mago Merlino ha fatto volare la slitta lanciandosi all’inseguimento del fratello cattivo.

Oggi pomeriggio per fortuna l’ha trovato, era a cavallo delle renne sopra l’Italia, pieno di sacchi di carbone. Era quello il regalo che voleva fare a tutti i bambini, anche a te piccolo Andrea, così tutti noi avremmo odiato per sempre Babbo Natale.
Ma è riuscito a fermarlo, lo ha legato alla slitta e lo ha portato casa per casa, anche nella nostra, e gli ha fatto vedere le facce di noi bambini quando apriamo i regali, piene di amore, stupore e felicità.

Così Natalino ha capito e pieno di pentimento ha promesso che non lo farà mai più ma che anzi sarà lui a consegnare insieme al fratello tutti i regali di Natale dal 2018.

FINE

…e adesso fai sogni d’oro piccolo Andrea


Di  MATTEO SALVADORI
CLASSE V° A S


30/12/2017

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