INTERVISTA A NONNA LEONILDA (nata nel 1925)
1)
Che
cosa mangiavi quando avevi la mia età?
La
mattina a colazione si beveva il latte delle pecore o delle mucche e si
mangiava un pezzo di pane. A scuola si portavano due fettine di pane con
un’acciuga marinata, perché era molto saporita. A merenda pane olio e sale,
pane burro e zucchero o pane vino e zucchero. A pranzo e a cena c’era quasi
sempre la polenta condita, a volte, con i fagioli e i porri. Qualche volta si
poteva mangiare il pecorino che faceva il mio babbo, le uova e le verdure di
campo.
2)
Quale
cibo era consumato in maggiore quantità? Per quale motivo?
La
polenta. Perché costava poco e “riempiva” molto.
3)
Quale
cibo si consumava meno? Perché?
La
carne. Perché costava troppo, quindi si mangiava solo la domenica.
4)
Si
vendevano tutti i cibi che si vendono ora?
No,
non c’era tutta la frutta tutto l’anno: si mangiava solo quella che maturava in
quel momento ed era come se fosse un dolce! Non c’erano le merendine, le
patatine e tutte le bibite gassate che ci sono oggi. La cosa più buona che mi
ricordo della mia infanzia sono le castagne secche messe a scaldare con l’acqua
e lo zucchero: una bontà!
LA MIA
OSSERVAZIONE
Dato
che la mia nonna ha raggiunto i novantadue anni, direi che l’alimentazione che
c’era a quel tempo è un po’ più equilibrata di quella di oggi. L’importante è
sapersi regolare: dobbiamo impegnarci a consumare meno carne e meno dolci;
mentre dobbiamo mangiare più verdure, più pesce, bere molta acqua e fare un po’
di esercizio fisico.
Davide
Morelli
LA VENDETTA DEL FRUTTIVENDOLO
L’ingegner Tondini aveva
già ricevuto parecchie minacce di morte, da quando era iniziata la costruzione
del nuovo condominio da lui progettato e non ne sapeva il motivo. Così, da quel
giorno, era sempre accompagnato da una guardia del corpo: un ex poliziotto di
nome Morelli. Un giorno, passando davanti al cantiere del condominio in costruzione,
all’improvviso… CRASH! Una cassa cade violentemente dal quarto piano e rischia
di colpire Tondini, che però viene salvato in tempo dalla sua guardia del
corpo.
Subito l’investigatore Volponi,
che stava già indagando sulle minacce ricevute da Tondini, sale al quarto piano
e il primo operaio che vede al lavoro è alto, grassottello e con i capelli
scuri. Dice di non aver mai smesso di saldare un termosifone. Nella stanza
accanto Volponi incontra un altro operaio che gli dice di non aver sentito nulla
per il rumore del suo trapano. Passando per il corridoio, Volponi incontra due
operai che parlano: “Cosa è successo?”, chiede un operaio, “Quel tizio dice che
qualcuno ha cercato di uccidere l’ingegner Tondini” risponde l’altro. “Io ho
solo sentito un gran frastuono al pianterreno” afferma il primo. Trascorso un
po’ di tempo, sulla soglia appare Tondini che chiede a Volponi se ha scoperto
il colpevole: “Credo proprio di sì!” afferma l’investigatore. “Il colpevole è
l’operaio che sta lavorando con il trapano perché la spina di esso ha tre
punte, mentre la presa ha solo due fori” conclude Volponi. Tondini, seguito
dalla sua guardia del corpo, si precipita nella stanza accanto, dove riconosce
l’operaio: “Tu! Non sei un operaio! Sei il fruttivendolo che ha perso il
negozio!” esclama l’ingegnere. “Esatto! Volevo farti fuori perché sei stato tu
a distruggerlo, per poter costruire il condominio!” esclama il falso operaio.
Intanto Volponi chiama la polizia e il colpevole viene arrestato.
L’investigatore Volponi è
riuscito a risolvere il caso!
Davide Morelli
Il mio paese: Lari
Lari
è un piccolo paese di collina. A Lari è presente un castello che fu costruito
nell'undicesimo secolo d.c. Esso è molto grande, antico, di color marroncino.
Ad Halloween o per altre feste vengono proposte gite per chi vuole visitare il
castello e le sue stanze, è anche presente, sempre all'interno del castello, un
museo interattivo.
A
fine maggio c'è la sagra delle ciliegie. C'è un grande tendone con dentro delle
panchine in cui ci si può mettere a sedere per mangiare la pasta, la carne, i
dolci e ovviamente le ciliegie. Le ciliegie sono belle, di color rosso vivace,
buone e con un sapore dolce.
Una
cosa che attira molti turisti è anche la pasta Martelli che è conosciuta in
tutto il mondo.
E'
presente anche una gelateria gestita dal nostro ex allenatore di calcio di nome
Federico. Federico gestisce anche un ristorante dove si può mangiare la pasta
Martelli ed in estate il suo gelato. Vicino al ristorante c'è una biblioteca.
C'è
anche il Palazzo Comunale dove lavora mia mamma. Il Comune ha la sede in un palazzo antico dove
all'interno c'è un bellissimo giardino da cui si può vedere un meraviglioso
panorama, da qui si nota anche il mare.
Ci
sono una lavanderia, tanti agriturismi, la caserma dei pompieri e per finire
l'enoteca nella quale si può comprare un buon vino.
Mattia Bimbi
5^A
ROSIGNANO MARITTIMO
Oggi vi parlo del paesino dove vive mia zia. Si chiama Rosignano Marittimo in provincia di
Livorno. E’ un antico borgo medievale situato sopra Rosignano Solvay.
All’ inizio del paese, nella parte destra della strada
si trovano tanti pini dai colori che vanno dal verde chiaro al verde scuro e
dall’ altra parte case antiche di ogni colore. Se ci spostiamo più avanti
troviamo una terrazza panoramica dove possiamo ammirare il mare e le spiagge.
Più avanti ci sono negozi di ogni genere ma il mio preferito è il negozio di
frati ….. grosse ciambelle ricoperte di zucchero. Da un lato si trova la piazza
principale con una grande chiesa. Nel centro del paese c’è un ristopub
frequentato soprattutto da giovani , mentre c’è anche un Circolo Arci frequentato
da persone anziane che giocano tanto a carte.
Arriviamo nella parte più antica di Rosignano.
Proseguiamo il nostro cammino verso una lunga e faticosa salita ed incontriamo
un vicolo antico dove abita mia zia. La sua casa si trova in una piazzetta e se
scendiamo le scale ci troviamo davanti una splendida fontana. Il vicolo ci porta più in alto fino
ad arrivare in cima ad un meraviglioso castello. Tutte le volte che vengo qua,
non vedo mai le bandiere fermarsi, perché c’è sempre vento. Lungo le stradine e
nelle piazzette del paese si svolge la rappresentazione del Presepe Vivente,
che ogni anno alla Vigilia rende questo posto ancora più caratteristico e
sorprendente.
Verso la fine dell’ estate c’è un’ altra
rappresentazione, ( la mia preferita) vi presento il “ IL PAESE DEI BALOCCHI”.
E’ una festa dove gli artisti di strada, situati in ogni parte del paese, fanno
la loro esibizione incantando grandi e piccini. La festa si svolge alla fine
della settimana: dal venerdì alla domenica. I miei genitori insieme ai miei
nonni vengono il sabato sera, mentre io vado a dormire a casa di mia zia. La
sera andiamo a goderci sole e solette gli spettacoli del “ Paese dei Balocchi”.
Quando ci sono le manifestazioni, nella sua piazzetta si esibiscono gli artisti
di strada e vengono messe delle stuoie per far sedere le persone che vogliono
assistere allo spettacolo, mentre lei può vederli dalla sua pizzette che si
affaccia sulla piazza. AH! DIMENTICAVO! Una signora seduta davanti alla propria
casa, mi saluta sempre quando passo di lì. Questo vuol dire che Rosignano
Marittimo è un paesino stupendo ma è anche un posto per farsi nuovi amici!
Volpi Adelaide.
5°A
PERIGNANO
Perignano è il paese dove abito. E’
un posto molto tranquillo. I suoi principali monumenti sono la chiesa di Santa
Lucia e la chiesa Sanminiatelli, nascosta vicino la mia scuola. All’ interno
della chiesa di Santa Lucia si trovano delle bellissime pitture del maestro
Gajoni.
A Settembre vi si svolge l’allegro e
divertente Palio delle Contrade e il paese si divide in sei Contrade (Casaccia,
Castello, Quattro Strade, Spinelli, Tre Vie e Viale) che riflettono i rioni del
paese.
Inoltre Perignano è molto famoso a
livello nazionale per i mobilifici e gli Show Room d’arredamento, tanto da
meritarsi il nome di “Città dell’Arredamento”. Lungo la via Livornese potrai
ammirare molte esposizioni.
La principale squadra di calcio del
mio paese è l’ASDC Perignano Calcio nel girone C di Promozione.
Le Quattro Strade
Quattro Strade è
un piccolo paese nel comune di Casciana Terme Lari in provincia di PISA. Ha 671
abitanti e si conoscono tutti tra di loro. Sono persone simpatiche, gentili e
ospitali. Il territorio è prevalentemente pianeggiante. Il paese Quattro Strade
si chiama così perchè ha quattro strade che portano in diversi paesi. Ha una
chiesa davvero originale dove tutti possono andare a pregare e ad accendere una
candela per onorare Gesù. Vicino alla chiesa c'è un parchino, dove sia grandi che
piccini possono andare a giocare a calcio. In quel parchino c'è anche un
bellissimo scivolo e panchine comodissime. Lungo la strada si trova la pizzeria
da Pablo
dove si mangia benissimo, ma sopratutto è molto buona la schiacciatina
con prosciutto e mozzarella. C'è una gelateria dove si può prendere sia un
gelato da € 2,00 sia un gelato da € 2,50. In questa gelateria ci sono salati e
pezzi dolci. Se volete compare o riparare il telefono andate dal Salvetti (Vodafone). Tra le bellezze
delle Quattro Strade e i cinguettii degli uccelli, si trovano delle villette o
appartamenti bellissimi, campi coltivati, orti e verso la zona industriale si
trova un boschetto, dove ci possiamo andare attraversando un campo.
Insomma, alle
Quattro Strade c'è di tutto e di più e
se qualcuno vuole fare rifornimento dl benzinaio, può farlo.
Visitate e andate tutti alle Quattro
Strade!!!!
Tommaso
Brogna 5° A
LA PERSONIFICAZIONE
Dai vita, con le tue parole, ad un albero d'autunno.
Wow! Che spettacolo il bosco! Peccato che tutti gli animali sono indaffarati a raccogliere provviste,
tra un po' si addormenteranno, così non ci si può scambiare nemmeno una parola.
Sono un po' imbarazzato, mi sto spogliando! Vedo uno scoiattolo e gli chiedo: "Puoi fermarti un secondo?"
e lui mi risponde: "Neanche per sogno, devo sbrigarmi!". Ecco, nessuno si ferma un attimo!
Inizio a sentire un po' di freddo, il vento mi ha fatto cadere tutte le foglie.
Ad un certo punto sento una foglia caduta che mi sussurra: "Tranquillo, io mi sento bene e poi, è la natura!"
Forse ha ragione, è la natura e io devo rispettarla. Tanto, tra un po' di tempo le foglie cresceranno ancora più belle
e io sentitò un bel calduccio! Ohi! Un picchio mi ha fatto un buco nel tronco, che rognoso! Poco dopo il picchio
scappa via impaurito, che sollievo. Aspetta, ma perchè è scappato? Aaahhh! Ecco perchè! C'è un orso che arriva lentamente.
Io gli dico: "Non farmi male, sono solo una quercia, una indifesa quercia!" Poi lui risponde: "Tranquillo, non voglio farti male.
Sono qui per mangiare un po' di pesce, c'è un fiume qui vicino." A quel punto mi calmo.
Dopo qualche minuto viene una ventata che fa volare via tutte le foglie! E' bello e allo stesso tempo freddissimo!
Ad un tratto sento un ciliegio di nome Ted, che grida: "Aiuto! Le mie foglie, le mie bellissime, spettacolari foglie!!!"
Io cerco di calmarlo dicendo: "Stai calmo, ti ricresceranno ancora più belle in primavera. Inoltre, guarda che spettacolo!"
Io non avevo idea che le foglie, di questo colore, fossero così belle! Però, dopo poco, il vento mi porta via un ramo, che dolore!
Dopo, finita la ventata, vedo le foglie adagiarsi sul terreno. A quel punto sento Brim, l'uccello che mi ha costruito il nido sul ramo
e adesso vive con me, dire: "Buongiorno!" e io rispondo: "Ma stavi dormendo per tutto questo tempo?" e lui dice: "Certamente,
tanto è solo mezzogiorno!". Io proprio non lo capisco.
Ci sono numerosi funghi a terra e scommetto che sono anche molto buoni! Lo vorrei proprio un bel risotto ai funghi!
L'atmosfera è silenziosa, c'è un silenzio tombale. Si sente solo il leggero rumore delle foglie che si posano sulla terra, leggere e tranquille.
Che pace.
Davide Morelli
Caro diario,
purtroppo, sono giunto all'ultimo anno di elementari. Che tristezza!
Forse ti sembrerà strano, eppure non mi preoccupo molto. D'altronde, continuerò ad imparare (e a fare la lezione per casa),
incontrerò nuovi amici e vivrò nuove "avventure"!
Mi fanno un po' paura le medie, questa è l'unica pecca. Non dovrei pensare a queste cose...perchè, farò un sacco di giteee!! Evviva!!!
Sì, mi dispiace lasciare tutti, è vero. Però ripensandoci, potrei incontrare di nuovo alcuni vecchi compagni! Adesso sono più tranquillo.
In previsione delle medie dovrei migliorare in...ma no! Vado bene così! Certo, in alcune materie...ma, del resto, non devo cambiare niente.
Che peccato! Anche le maestre cambieranno. Non credo che faremo ancora dei bellissimi lavoretti!
Adesso però, parlo di me: vado piuttosto bene a scuola, prendo tanti bei voti (per ora)! Spero di continuare.
In conclusione, questi anni mi rimarranno per sempre nel cuore!
Davide Morelli
VIAGGIO INTERSTELLARE
Siamo alla NASA SPACE 21 41 e
attraverso l’altoparlante, il comandante chiama i suoi tre migliori
collaboratori, che sono: ROGER, l’alieno che fa parte del pianeta Fraton; CARL, esperto in
robotica ed informatica oltre che a pilotare la navetta; e per ultima JANE,
esperta ricercatrice botanica e biologa. Il comandante comunica all’equipaggio
che dovranno svolgere un’ importante missione sul pianeta X. Il compito è
quello di trovare una pianta luminescente che cresce tra le rocce vulcaniche
del pianeta. La pianta ha delle proprietà particolari e può salvare la
vegetazione sul nostro pianeta. Partiremo domani mattina all’alba.
E’tutto pronto, la navicella è sulla
rampa di lancio. Mille pensieri nella testa dell’equipaggio: JANE si chiede se
riusciranno a trovare la pianta, il comandante se la missione avrà successo e
se torneranno a casa sani salvi. Inizia il conto alla rovescia: 10 9 8 7 6 5 4
3 2 1 0 !!!! PARTENZA!!!!!! Con un bagliore accecante, i razzi si accendono ed
inizia l’avventura. La navicella avanza nell’oscurità dello spazio, dove
risalta il luccichio delle stelle. Dei lampi in lontananza ci avvertono che ci
stiamo avvicinando a Giove ed alle sue tempeste. Con i suoi bagliori finalmente
il pianeta X è davanti a noi. Il comandante ordina a Carl di atterrare. La
temperatura sul pianeta è molto alta a causa delle eruzioni vulcaniche. Per
questo JANE e il comandante indossano le tute protettive, prima di scendere a
terra. Camminando accanto ad un fiume di lava incandescente arrivano al cratere
dove crescono le piante. JANE sceglie la pianta migliore ed insieme al capitano
tornano alla navicella. Una volta a bordo, mette la pianta nel vaso con la
terra, portata da casa, per vedere se prende vita. Dopo 15 minuti JANE,
saltando di gioia, comunica che l’esperimento è riuscito. MISSIONE
COMPIUTA!
Si torna a casa.
Racconto fantascientifico
“UN INCONTRO ALIENO”
Sono una scienziata e sono a bordo dell’astronave X043CH. Sto
viaggiando da ormai un mese terrestre. Dal finestrino dell’astronave posso
vedere lo spazio, buio e tenebroso è illuminato solo dal bagliore delle stelle.
La vita a bordo comincia a essere noiosa e il cibo è scadente
ma per mia fortuna sono quasi arrivata a destinazione. Il pilota automatico non
sa come atterrare: questo è compito mio! Mi dirigo verso la cabina di comando e
premo il pulsante verde per disattivare il pilota automatico.
“Pilota automatico disattivato!” dice il computer dell’astronave;
poi premo il pulsante giallo e subito dopo quello blu.
“Modalità atterraggio attivata!”
Io, unica passeggera, e l’astronave atterriamo su un pianeta
di un nuovo sistema solare con due soli viola.
Il nome di questo pianeta concordato dalla future N.A.S.A. è
Olimpius. Le nuvole sono bianche e colorano di giallo il cielo. Un giorno qua
su Olimpius dura 7 ore. Qua il suolo è rosa e scintillante, la vegetazione
assomiglia alla nostra barriera corallina e la gravità è bassa.
Camminando per Olimpius, o forse dovrei dire fluttuando, dato
che la gravità è bassa, qualcosa colpisce la mia attenzione: è un alieno!
Comunichiamo telepaticamente, come facciamo qua nel futuro, e
ci diciamo “Chi sei? Da dove vieni?”
Insomma le classiche domande. Lui si chiama Ambor e come
tutti gli alieni assomiglia a un polpo alto, magro e con dieci tentacoli.
Io e lui facciamo amicizia e mi porta a visitare tutto
l’Universo, e mentre spiega io prendo appunti.
Voi vi chiederete come faccia a comunicare con gli alieni, vi
rispondo subito: “Nel 2023 tutti gli umani, uomini e donne, si sono sviluppati
e adesso è come avere Google Traduttore nel cervello, possiamo capire qualsiasi
cosa o meglio qualsiasi lingua.”
Purtroppo è arrivato per me il momento di partire!
“Ciao a tutti!”
Valentina
Bessi
Una lettera da Marte
Marte
Data astrale 1235/25/9231
Cara Prototipo 7,
come va sulla Luna? Qua su Marte
va benissimo e la missione procede con successo, il clima è a norma e
l’ossigeno non scarseggia. Ho un sacco di cose da raccontarti, ma tre cose sono talmente folli che te li voglio
raccontare: mentre ero alla ricerca di cibo ho trovato una pianta aliena,
quindi ho deciso di raccoglierla, ma una volta aperta è uscito un piccolo seme
della stessa specie ma niente cibo; invece mentre ero nella caverna 42-50 ho
trovato un fiume di un liquido alquanto strano. Sono andato al computer
spaziale ed era formaggio fuso, sai dirmi il perché?
Per ultimo, ma non per
importanza, ho scoperto come coltivare le patate su Marte, ecco la formula:
Patate=m+3,14:H2Ox96,019-C02.
Mentre sto scrivendo sono nel
quadrante 57-99. Comunque voglio rinfrescarti la memoria, la mia missione è
scoprire se ci sono o meno delle forme di vita
e la tua? No, sul serio, ho perso quel foglio con tutte le missioni.
Domani voglio partire per il
vulcano 2-2-2, quello che preferisco.
Questa avventura sarà fantastica!
Aspetto una risposta
Manuel
(Prototipo 1)
P.S. Sai dove imbucarla?
09/01/2018
LA STORIA DI BABBO
NATALE
È la notte di Natale e stiamo
andando a dormire quando mi sento chiamare dalla mia sorellina Giada: “ Mi
racconti la storia di Babbo Natale?”
Io, sfinito dal cenone natalizio,
mi siedo sulla poltrona e inizio: “ Tutto comincia l’otto Dicembre, quando
facciamo la letterina, l’elfo camuffato da postino la prende e la porta al Polo
Nord. Il venti dicembre, dopo un viaggio lunghissimo, la letterina arriva a
Babbo Natale che controlla i bambini sulla lista dei cattivi e manda le
letterine nel laboratorio degli elfi
dove costruiscono, provano e impacchettano i regali.
Babbo Natale la vigilia parte e
spedisce i regali a tutti i bambini del mondo con la slitta trainata da sei
renne: Neve, Fulmine, Cometa, Batuffolo, Ballerina e Fiocco. Ma c’è un
problema: Mamma Natale
una “guastanatale” certificata!
Mamma Natale ogni anno piazza delle trappole per Babbo Natale. Così per venire
nelle nostre case deve superare tanti ostacoli, ma lui usa un trucco: le fa
scattare lanciando dei sassi. Mamma Natale scappa via delusa e Babbo Natale può
entrare dai camini di nascosto e consegnare i regali. Buonanotte Giada”.
Gioele Cecchinelli
RACCONTO FANTASY
“BUON NATALE PICCOLO ANDREA”
Piccolo Andrea per farti
addormentare in questa notte magica ti racconterò come ha fatto Babbo Natale a
portarci i bellissimi doni che abbiamo trovato stasera sotto l’albero.
Un mese fa, come sai, abbiamo
scritto le nostre letterine che gli elfi, aiutanti di Babbo Natale, hanno
subito ricevuto ed insieme alle nostre c’erano anche altre milioni di
letterine.
A Christmas Town al Polo Nord è
iniziato un periodo molto faticoso: la casa di Babbo Natale era piena di
piccoli elfi impazziti tutti indaffarati a costruire giocattoli: c’era chi si
occupava di abbinare i giochi alle letterine, chi impacchettava, chi scriveva
sulle scatole gli indirizzi dei bambini, chi controllava il grande orologio che
si trovava al centro della stanza perché tutto doveva essere pronto per il 24
Dicembre.
In alto sopra un grande
seggiolone, c’era il nostro grande Babbo Natale
vestito di rosso e bianco con i grandi stivaloni neri, che cercava di dare
istruzioni a tutti.
Ma questo anno non sorrideva,
era triste perché per la prima volta suo fratello Natalino non lo aveva aiutato
..anzi era proprio sparito.
Ma stamani tutto era pronto
come sempre …
Babbo Natale è andato nella
stalla a prendere le renne mentre gli elfi hanno caricato la slitta …..ma cosa
è successo? ! Le renne non erano nella stalla!! Babbo Natale è andato su tutte
le furie ..come avrebbe fatto a consegnare tutti i regali in tempo senza le sue
renne volanti? E i bambini del mondo cosa avrebbero detto? Forse sarebbe finito
per sempre il Natale.
E più che altro chi aveva
tradito Babbo Natale?
“Non sarà mica stato Natalino?”
ha pensato Babbo Natale ed è corso subito a cercarlo insieme a tutti gli elfi
di Christmas Town.
Ma niente! Natalino non c’era.
Allora, con l’aiuto della bacchetta magica ricevuta in regalo da Mago Merlino
ha fatto volare la slitta lanciandosi all’inseguimento del fratello cattivo.
Oggi pomeriggio per fortuna
l’ha trovato, era a cavallo delle renne sopra l’Italia, pieno di sacchi di
carbone. Era quello il regalo che voleva fare a tutti i bambini, anche a te
piccolo Andrea, così tutti noi avremmo odiato per sempre Babbo Natale.
Ma è riuscito a fermarlo, lo ha
legato alla slitta e lo ha portato casa per casa, anche nella nostra, e gli ha
fatto vedere le facce di noi bambini quando apriamo i regali, piene di amore,
stupore e felicità.
Così Natalino ha capito e pieno
di pentimento ha promesso che non lo farà mai più ma che anzi sarà lui a
consegnare insieme al fratello tutti i regali di Natale dal 2018.
FINE
…e adesso fai sogni d’oro
piccolo Andrea
Di MATTEO SALVADORI
CLASSE V° A S
30/12/2017
Nessun commento:
Posta un commento